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Trento, 22 gennaio 2004
”EUROPA: IL NOSTRO PASSATO, IL NOSTRO PRESENTE, IL NOSTRO FUTURO”
Proposta di mozione presentata dai Consiglieri provinciali
Roberto Bombarda dei Verdi e Democratici per l’Ulivo e
Marcello Carli dell’Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro

Il primo maggio 2004 entreranno a far parte dell’Unione Europea 10 nuovi Paesi, portando a 25 i membri dell’istituzione fondata da Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo con i Trattati di Roma del 1957. Dal secondo dopoguerra ad oggi l’Europa ha fatto passi da gigante: sono lontani i tempi in cui il trentino Alcide Degasperi pose, accanto ad altri lungimiranti statisti - i “padri dell’Europa” Robert Schuman, Konrad Adenauer, Jean Monnet (ma anche il federalista Altiero Spinelli) - i primi mattoni di questo grande processo democratico di integrazione. Già all’epoca era negli obiettivi dei padri fondatori fare dell’Europa un faro di pace, giustizia, civiltà a vantaggio del mondo intero. Ad oggi questi rimangono i principi di base della stessa Carta costituzionale che dovrebbe essere varata nel corso del 2004. Sempre quest’anno ricorreranno i cinquant’anni dalla morte del grande statista trentino, che le istituzioni locali hanno il dovere di celebrare ai massimi livelli.

Partecipare attivamente al processo di costruzione pacifica dell’Europa è un dovere per le istituzioni ed un’opportunità per i cittadini. Ciò vale a tutti i livelli, anche per quanto riguarda la nostra Provincia Autonoma.

L’Europa che sta nascendo non è solo un’Europa di Stati, ma anche un’Europa di Regioni, di Istituzioni, di Cittadini. Vogliamo ricordare in questo senso alcune iniziative che coinvolgono il Trentino – in alcuni casi attraverso la Regione – quali le Comunità Arge-Alp, Alpe Adria, l’Euroregione Trentino-Alto Adige Suedtirol- Tirol, la Commissione interregionale delle Assemblee legislative di Trento, Bolzano ed Innsbruck, eccetera.

L’Europa può essere vista dalle istituzioni e dai cittadini come

─ VALORE: occorre spiegare ai cittadini ed ai giovani in particolare che cinquant’anni d’Europa (i trattati CECA sono del 1952) hanno evitato guerre intestine, favorito uno sviluppo senza uguali nella storia. Dunque l’EUROPA SERVE, E’ UTILE, E’ UNA COSA GENERALMENTE BUONA.

─ SENSO DI IDENTITA’: dall’Atlantico agli Urali, da Malta a Capo Nord tutti i paesi sono permeati dai “segni” della cultura europea, il logos greco, lo ius romano, e la civiltà cristiana e proprio questi segni contribuiscono a rendere “uguali” i cittadini europei molto più di quanto non ci rendiamo conto. Dunque l’EUROPA SIAMO NOI, LE NOSTRE TRADIZIONI, I NOSTRI MODI DI VIVERE. Il cittadino di un altro Paese europeo non è uno straniero, ma è UNO DELLA NOSTRA STESSA FAMIGLIA.

─ OPPORTUNITA’: per i giovani soprattutto, ma anche per gli imprenditori, per gli anziani, per le categorie più deboli. L’Europa ha aperto in questi ultimi decenni innumerevoli opportunità per crescere, per vivere meglio, per lavorare, per spostarsi. Nella storia, prima del 1945 l’Europa è stata unita solo dagli oppressori: per la prima volta oggi è unita dai cittadini. Ci si può spostare per studiare e per lavorare, “portando” con se tutti i diritti della propria cittadinanza ed arricchirli con quelli delle altre cittadinanze.

Occorre portare il Trentino ed i trentini in Europa. Con iniziative

─ ISTITUZIONALI. L’ente pubblico ha il dovere di informare il cittadino, l’utente di servizi, l’impresa, il giovane studente. Deve illustrare come opera, come investe il denaro pubblico, con quali risultati.

─ PROMOZIONALI. Vi è la necessità di favorire la conoscenza degli strumenti, per agevolarne l’uso, ma anche di illustrare l’attività degli uffici preposti, a livello locale soprattutto (poiché più vicini al cittadino), ma anche a livello nazionale ed internazionale.

─ EMOZIONALI. L’Europa non è un prodotto da scaffale del supermercato. Ma è qualcosa che ci ha cambiato la vita e che può cambiarci la vita… in meglio! L’avvento dell’EURO rimane come cambio epocale, di portata ancora oggi inimmaginabile, che va ben aldilà degli aspetti finanziari.

Ciascuno di noi ha avuto a che fare, forse in maniera inconsapevole, con l’Europa (il classico esempio dell’auto utilizzata da ogni partecipante per arrivare alla sala conferenze: l’uso delle cinture, la benzina verde, la marmitta catalitica, ecc. tutto stabilito da direttive CEE…; ma anche quello del supermercato, dove ogni etichetta “nasce” a Bruxelles). Ciascuno di noi ha potuto, può, o potrebbe, grazie all’Europa, migliorare la propria vita: ci sono migliaia di esempi. Non sono difficili da trovare. Dalla scuola elementare che visita Strasburgo al disoccupato che trova lavoro grazie al Fondo Sociale Europeo, dalla strada interpoderale asfaltata con fondi Feoga, ai finlandesi che visitano il paesino trentino grazie ai programmi UE, al gemellaggio tra Comuni, bande musicali, gruppi sportivi. Ai cittadini queste cose interessano più delle grandi disquisizioni politiche o di sapere se la Corte di Giustizia è composta da 6 o da 666 giudici.

Non bisogna banalizzare, certo, ma “portare l’Europa” dentro le nostre case, nei nostri luoghi di lavoro e di svago contribuisce, giorno dopo giorno, ad abbattere i muri della diffidenza, a costruire un’Europa basata sulla pace, sulla giustizia, sul rispetto di tutti.

Occorre in definitiva lavorare sul lungo periodo, cercando di fare della vera e propria “CULTURA (intesa anche come educazione civica) DELL’EUROPA”.

In questa direzione possono assumere compiti diretti le diverse istituzioni del Trentino. Compiti indirizzati a favorire

─ UNA DISSEMINAZIONE CULTURALE: così da informare e formare cittadini ed operatori, giovani ed imprenditori, associazioni ed istituzioni.

─ UN RACCORDO ISTITUZIONALE: per consentire incontri, confronti, gemellaggi, rapporti di scambio privilegiati, eccetera.

─ UNA CRESCITA NEL PANORAMA LEGISLATIVO: promuovendo la costante verifica dell’adeguamento alle norme europee e della compatibilità tra le norme europee e le norme nazionali-regionali-provinciali.

Tutto ciò premesso, con la presente mozione

si impegna il Consiglio Provinciale di Trento a

─ promuovere l’istituzione di una commissione permanente sui temi dell’Europa, con il compito di occuparsi degli stessi temi almeno due volte all’anno (una volta a semestre), con apposita riunione a ciò convocata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio;

─ promuovere l’informazione sull’Europa tra i Consiglieri ed i dipendenti del Consiglio provinciale, organizzando a questo fine la loro partecipazione a corsi, convegni, seminari o viaggi di studio;

─ istituire presso gli Uffici del Consiglio e sul sito internet del Consiglio uno sportello dedicato all’Europa delle istituzioni e dei cittadini;

─ promuovere l’informazione sull’Europa ai Cittadini attraverso tutte le forme e gli strumenti di comunicazione a disposizione del Consiglio;

─ organizzare direttamente almeno una volta all’anno – in collaborazione con le altre istituzioni operanti in Trentino e con l’Università di Trento – un convegno, un seminario od un corso di studi dedicato alle Autonomie nei Paesi dell’Unione Europea;

─ valorizzare con apposite iniziative, premi, borse di studio eccetera la figura di Alcide Degasperi e degli altri “Padri dell’Europa”;

─ valorizzare e promuovere assieme alla Giunta Provinciale – anche attraverso l’azione politica diretta nei confronti di altre Istituzioni - tutte le forme di partecipazione del Trentino al processo di integrazione europea e sovra-regionale, tra le quali Arge-Alp, Alpe Adria, l’Euroregione Trentino-Alto Adige Suedtirol-Tirol;

─ valorizzare il lavoro della Commissione interregionale delle Assemblee legislative di Trento, Bolzano ed Innsbruck.

Si impegna inoltre la Giunta provinciale di Trento a

─ varare un programma valido per l’intera legislatura mirato ad ambiziosi obiettivi di comunicazione e di informazione sull’Europa, prevedendo di raggiungere attraverso diversi strumenti – televisione, radio, giornali, internet – tutta la popolazione trentina;

─ potenziare gli uffici che a Trento ed a Bruxelles si occupano di mantenere i raccordi con le istituzioni europee e di creare le occasioni di informazione e formazione ai temi europei;

─ potenziare gli strumenti già a disposizione per favorire l’accesso a fondi e bandi europei da parte delle imprese, delle associazioni, delle istituzioni e dei Comuni o altri enti pubblici;

─ collaborare ulteriormente con l’Università di Trento al fine di potenziare l’offerta formativa e scientifica aventi per oggetto le tematiche dell’integrazione europea;

─ pianificare la realizzazione di gemellaggi tra i Comuni trentini con Comuni dell’area alpina od europea, anche non comunitaria;

─ favorire il gemellaggio tra le scuole trentine di ogni ordine e grado e le scuole di Regioni e Paesi dell’area alpina od europea, anche non comunitaria;

─ favorire i rapporti ed i gemellaggi tra le associazioni, le istituzioni e gli enti culturali trentini con analoghe realtà di Regioni e Paesi dell’area alpina od europea, anche non comunitaria;

─ sviluppare tutte le iniziative necessarie a rendere sempre più europea ed europeista la popolazione trentina;

─ valorizzare e promuovere assieme al Consiglio Provinciale – anche attraverso l’azione politica diretta nei confronti di altre Istituzioni - tutte le forme di partecipazione del Trentino al processo di integrazione europea e sovra-regionale, tra le quali Arge-Alp, Alpe Adria, l’Euroregione Trentino-Alto Adige Suedtirol-Tirol.

Cons. dott. Roberto Bombarda
Cons. dott. Marcello Carli

 

     

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